“FRATE, MA TU LO GUARDI SANREMO?”

“Frate, ma tu lo guardi Sanremo?”

E’ una delle domande che viene rivolta a noi frati di Torino, dai poveri che ogni giorno frequentano numerosi (oltre 100 persone) la mensa S. Antonio attigua all’omonimo santuario della città sabauda, a due passi dalla stazione di Porta Susa. Sì perché tenere attiva una mensa poveri, dove offriamo un pasto caldo, significa prima di tutto intrecciare relazioni, valorizzare il bisogno di umanità, conoscere storie e spaccati di vita dell’Italia e del mondo.

Ed è quello che ci ha insegnato Francesco d’Assisi: avere fiducia nella Provvidenza, espletata negli oltre 100 volontari e nelle donazioni dei benefattori, e vivere l’ospitalità accogliendo sotto lo stesso tetto dei giovani senza fissa dimora per riscattarli dalla strada. Un sorriso, un ciao, una stretta di mano o un pasto diventano “casa” per chi dorme in strada o ha perso tutto. Per chi è povero e solo, una speranza si riaccende: è il primo passo per ricominciare a vivere. Questo bisogno di umanità cerchiamo di modularlo nelle richieste più svariate che bussano alla porta del convento: una signora che chiede preghiere per il figlio precipitato nel tunnel della dipendenza; un uomo consumato dall’alcol che chiede una coperta; un giovane che vuole fare qualcosa di buono per gli altri; un universitario che ci chiede un colloquio per decifrare la sua vita; una coppia di anziani che non ce la fa ad arrivare a fine mese. A tutti cerchiamo di avvicinarci con cortese rispetto per ascoltare i loro bisogni e dare loro la dignità smarrita, così come Francesco aveva fatto con il lupo di Gubbio o con i briganti di San Sepolcro: rispondere alla cattiveria e al non-senso con l’arma “disarmante” della gentilezza e dell’umanità. E fare del bene ci fa stare bene, ci fa riscoprire di essere parte di una grande famiglia, di essere strumenti di quel Padre imparziale che fa sorgere il sole su buoni e cattivi.

Ai giovani che lo desiderano, offriamo la possibilità di condividere la nostra vita di preghiera e di servizio accogliendoli tra noi per più giorni. E se li affascina lo stile di Francesco d’Assisi, hanno la possibilità di conoscere chi del carisma francescano ne hanno fatto un modus vivendi (Gioventù Francescana e Ordine Francescano Secolare).

Fra Mauro Battaglino

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