3. MINDFULNESS CRISTIANA: UN TESORO ANTICO IN CHIAVE MODERNA

Hai presente quando apri Spotify e scopri che una canzone che pensavi moderna è in
realtà un remake di un classico? Ecco, con la mindfulness è un po’ la stessa cosa. Mentre
tutti parlano di meditazione e consapevolezza come fossero l’ultima novità, la tradizione
cristiana custodisce da secoli un tesoro di saggezza sull’arte di essere presenti – a se
stessi, al mondo e a Dio.

La Parola: il “podcast divino”
Prima di parlare di tecniche, facciamo una scoperta: la mindfulness cristiana non nasce
dal vuoto. Ha una sorgente precisa: la Parola di Dio. Non è un manuale di istruzioni, ma
una voce viva che:
• Ci aiuta a conoscerci davvero
• Illumina la nostra esperienza
• Ci mette in contatto con una Presenza viva

Due approcci, un cammino
La mindfulness contemporanea ci insegna a:
• Essere presenti al momento
• Osservare senza giudizio
• Accettare ciò che è
La tradizione cristiana aggiunge:
• L’ascolto della Parola come bussola
• La presenza di Dio come compagnia
• L’accoglienza come risposta all’essere accolti

Un esercizio pratico: Lectio consapevole
Proviamo a unire questi mondi con un esercizio semplice:
Preparazione (2 minuti)
Trova una posizione comoda
Respira profondamente
Nota le tensioni nel corpo
Lasciale andare dolcemente
Primo ascolto (3 minuti)
Scegli un breve passo del Vangelo
Leggilo lentamente ad alta voce
Nota quali parole “risuonano” in te
Non cercare subito di capire perché
Pausa consapevole (1 minuto)
Resta in silenzio
Osserva i pensieri che emergono
Non cercare di cambiarli
Lascia che passino come nuvole
Secondo ascolto (3 minuti)
Rileggi il testo
Fermati sulle parole che ti colpiscono
Notale senza analizzarle
Lascia che ti “parlino”
Risposta silenziosa (2 minuti)
Non serve formulare preghiere elaborate
Resta presente a ciò che hai ascoltato
Lascia che la Parola risuoni in te
Permetti che ti trasformi

La differenza che fa la differenza
Mentre la mindfulness laica si ferma all’osservazione di sé, la pratica cristiana apre a un
dialogo:
• Non sei solo con i tuoi pensieri
• C’è una Parola che ti precede e ti accompagna
• L’ascolto diventa incontro
• La consapevolezza si trasforma in relazione

Suggerimenti pratici
1. Inizia piccolo
• Scegli un versetto breve
• Dedicaci 5 minuti
• Non cercare grandi rivelazioni
• Lascia che la Parola faccia il suo lavoro
2. Crea il tuo rituale
• Scegli un’ora tranquilla
• Usa una Bibbia fisica (non lo smartphone)
• Accendi una candela se ti aiuta
• Segna i passaggi che ti colpiscono
3. Dall’ascolto alla vita
• Porta con te una frase del giorno
• Lascia che ritorni nella mente
• Notala quando emerge
• Osserva come cambia il tuo sguardo

Quando le cose si fanno difficili

È normale incontrare:
• Distrazioni continue
• Sensazione di perdere tempo
• Difficoltà a capire il testo
• Dubbi sul “farlo bene”
Ricorda:
• Non si tratta di performance
• L’ascolto cresce con la pratica
• La Parola lavora anche quando non lo noti
• La fedeltà vale più del “sentire”

Challenge settimanale
Scegli un breve passo del Vangelo (magari il Vangelo del giorno) e prova questo:
Leggilo la mattina con calma
Scegli una frase che ti colpisce
Scrivila sul telefono
Rileggila in alcuni momenti della giornata
La sera, nota se qualcosa è cambiato nel tuo modo di vedere

Una nota finale
La mindfulness cristiana non è una tecnica di auto-miglioramento. È un modo per aprirsi a
una Presenza che:
• Ci precede sempre
• Ci parla attraverso la sua Parola
• Ci trasforma con il suo amore
• Ci accompagna nel silenzio

PS: Se ti senti sopraffatto, ricorda: anche i grandi santi hanno iniziato con un versetto alla
volta. L’importante non è la quantità, ma la qualità dell’ascolto.

Fra Giampaolo Possenti

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