CONCRETAMENTE “CASA AIN KARIM”…

Il progetto “Casa Ain-Karim” si propone di offrire a noi giovani, oltre che un accompagnamento spirituale adeguato, un tempo e uno spazio entro i quali compiere questo viaggio tanto delicato quanto fondamentale; il tutto all’interno di un contesto molto particolare: la  fraternità. Se c’è, come visto, un’autonomia autoreferenziale, ne esiste anche una condivisa, fondata sulla comunione, decisamente meno popolare. Darsi la possibilità di viverla con tutti i propri limiti aiuta a identificare e sciogliere piano piano tutte le vecchie resistenze e a riconoscersi nello sguardo benevolo dell’altro e sull’altro.

PERCHÉ QUESTO NOME:

Ain-Karim è secondo la tradizione il nome della località dove dimoravano Elisabetta e Zaccaria, luogo in cui due donne appartenenti a generazioni diverse hanno riconosciuto con uno scambio reciproco la presenza del Signore, nonché la realizzazione delle sue promesse nella propria storia e in quella dell’altra (Lc 1, 39-56). Come Elisabetta per Maria, la comunità dei frati diventa per noi giovani accolti luogo e stimolo per scoprire i prodigi che si stanno compiendo in noi e a quale pienezza di vita siamo chiamati; come Maria a Elisabetta, la nostra presenza rivela alla comunità il continuo agire del Padre.

COSA FACCIAMO:

Noi giovani in accoglienza viviamo le nostre giornate in modo non dissimile da quello di qualunque nostro coetaneo. La specificità della proposta risiede nel vivere in comunione fraterna il tempo non dedicato allo studio/lavoro che quotidianamente impegna ciascuno di noi. Non si tratta di un semplice condividere i pasti o i dopocena, ma dell’affrontare ogni lavoro richiesto dalle circostanze in un’ottica comunitaria, secondo le naturali predisposizioni di ciascun componente. Sotto questa luce è pensata la sistemazione degli spazi, con tinteggiature e montaggio del mobilio, nonché il servizio di pulizia e di cucina: tutto compiuto con i fratelli e per i fratelli.

Al lavoro è unita la preghiera, che siamo invitati a vivere personalmente, tra di noi e insieme alla comunità ospitante dei frati.

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