DOVE INCONTRARE DIO?

Nel suo Testamento, scritto poche settimane prima della morte, Francesco d’Assisi ricorda così l’inizio della propria avventura:

Il Signore dette a me, frate Francesco, di incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi, e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da loro, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo. E in seguito, stetti un poco e uscii dal secolo.

E il Signore mi dette tale fede nelle chiese, che io così semplicemente pregavo e dicevo: Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, anche in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo (FF 110-111).

In poche righe, Francesco d’Assisi offre una sintesi dell’inizio del suo cambiamento di vita: l’incontro con i lebbrosi e la preghiera nelle chiese.

Così comincia l’esperienza cristiana di Francesco e così continua oggi l’esperienza francescana. Nell’incontro con il fratello si incontra il Signore e nell’incontro con il Signore siamo rimandati al fratello. Non c’è solo il fratello e non c’è solo la preghiera: l’una illumina l’altro e la vita, con i suoi imprevedibili incontri, dà sostanza alla preghiera. 

Nell’incontro con il fratello lebbroso Francesco riconosce infatti che Dio stesso è all’opera: “il Signore stesso mi condusse tra loro”.

Hai mai riconosciuto la presenza del Signore in qualche incontro della tua vita?

fra Cesare Vaiani

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