Ciao a tutti, mi chiamo Filippo da un po’ di tempo partecipo a varie attività proposte dai frati minori del Nord Italia come il corso delle 4P ( 4 piccoli passi per pregare), che insegna a pregare quotidianamente guidati dalla Sacra Bibbia, il corso vocazionale, che mira a plasmare la nostra vita partendo da una riflessione interiore alla ricerca del nostro desiderio più profondo sempre grazie all’aiuto della parola di Dio, a varie camminate e infine, nel tempo della Settimana Santa ho vissuto un incontro al Santuario di Chiampo il cui obiettivo era quello di ripercorrere la Via Crucis, la quale rappresenta un richiamo alla realtà di Lourdes. In quest’ultima esperienza, in modo particolare, vorrei soffermarmi.
All’interno del territorio del Santuario, oltre alla via Crucis, troviamo anche la copia della grotta di Lourdes realizzare dal beato frate Claudio Granzotto, è più piccola dell’originale ma di solo qualche centimetro.
Assieme ad altri ragazzi abbiamo percorso la Via Crucis per circa 4/5 ore, ci siamo divisi in gruppetti e ad ogni tappa ci siamo fermati non solo per ascoltare il racconto dell’episodio, ma soprattutto per VIVERE quel momento insieme. Le statue in bronzo, a grandezza naturale, scandiscono l’intero percorso e invitano ad una profonda riflessione.
Esse sono inserite all’interno di un vero e proprio parco naturale con moltissime specie di piante diverse che rendono il cammino ancora più sublime. Non eravamo soltanto spettatori dell’ultima parte della vita di Cristo, ma eravamo spettatori anche della nostra vita che si intreccia con quella di Gesù. I diversi momenti vissuti ci hanno immersi nelle tappe più significative. Grazie a questa esperienza ho compreso che la Via Crucis non è soltanto un ripercorrere gli ultimi giorni di Cristo fino alla sua risurrezione, bensì un ripercorrere le tappe della nostra stessa vita, una vita in cui cadiamo continuamente e in cui tendiamo la mano agli altri affinché questi possano afferrarcela aiutandoci a sostenere la “Croce” che ognuno di noi porta con sé. La sofferenza e l’amore si manifestano attraverso la condivisione: è ciò che Cristo ha fatto per noi.
Questa esperienza quindi mi ha fatto comprendere quanto la nostra vita sia in comunione con gli altri attraverso Gesù. Egli è l’anello di una catena che ci tiene uniti come fratelli nell’amore.
Ogni esperienza con i frati è un viaggio unico che ci conduce alla scoperta di noi stessi attraverso la relazione, l’empatia e la condivisione, dove Dio è la chiave che apre i nostri cuori all’amore fraterno.