La Sapienza del povero

Quest’estate sono stato una settimana presso il convento San Bernardino a Verona per l’esperienza “la sapienza di un povero”. Un’esperienza nuova, un’esperienza che non avevo mai fatto, un’esperienza certamente da fare. Dopo un inverno limitato a causa delle norme sul covid, sentivo questa spinta per uscire da me stesso e dalle mie abitudini.

 

Sono partito non sapendo neanche benissimo che cosa aspettarmi, non conoscendo nessuno degli altri ragazzi, né dei frati, ma quello che ho trovato ha superato ogni aspettativa. Ho trovato un ambiente accogliente e fraterno nel quale subito mi sono sentito a mio agio.

L’attività della mensa è stata arricchente, c’è sì il servizio, ma c’è anche la possibilità di scambiare due chiacchiere con le persone che frequentano la mensa e così entrare in contatto con persone la cui storia non conosciamo e quanto può essere importante un sorriso o qualche parola sincera per qualcuno che è solo!

La fraternità che si è creata tra noi ragazzi e con gli stessi frati è stata veramente bellissima e mi ha permesso di stringere delle belle amicizie che vanno oltre questa settimana.

Sono rimasto contento per il percorso di approfondimento, riflessione e preghiera fatto nei pomeriggi, in particolare tra tutte le attività ci tengo a ricordare l’incontro che abbiamo fatto con la sconvolgente gioia delle suore clarisse del vicino convento.

Questa settimana mi ha fatto riflettere sulla situazione generale e su me stesso, per esempio sul fatto che siamo indifferenti non solo a queste situazioni, a queste persone, ma anche più gravemente ai nostri vicini di casa, ai nostri stessi familiari. Alle volte può essere più semplice fare una settimana di servizio che dire grazie per tutto quello che i nostri genitori fanno per noi.

È un’esperienza che certamente consiglio a tutti, sono andato pensando di donare un po’ di me stesso agli altri, sono tornato ringraziando Dio per aver ricevuto infinitamente di più di quel poco che ho dato.

 

Riccardo

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