RICONOSCERE IL PADRE VERO

Francesco si sapeva esprimere con gesti estremi. Così narra la Leggenda dei tre compagni:

Il padre di Francesco andò a sporgere querela contro il figlio davanti al vescovo della città . Francesco venne dunque dal vescovo, che gli disse: «Tuo padre è arrabbiato contro di te e molto alterato per causa tua. Perciò se vuoi essere servo di Dio, restituiscigli i soldi che hai con te» […].

L’uomo di Dio si alzò e, portando il denaro davanti a lui, disse: «Signore, non soltanto voglio restituirgli con animo gioioso il denaro ricavato dalla sua roba, ma anche i vestiti». Entrato nella camera del vescovo, si spogliò di tutte le sue vesti, e deposto su di esse il denaro, uscì fuori nudo alla presenza del vescovo, del padre e degli altri astanti, e disse: «Ascoltate tutti e comprendete. Finora ho chiamato Pietro di Bernardone padre mio. Ma dal momento che ho fatto proposito di servire Dio, gli rendo il denaro per il quale era irritato e tutti i vestiti avuti dalla sua sostanza, e d‘ora in poi voglio dire: ‘Padre nostro, che sei nei cieli’, non ‘padre Pietro di Bernardone’». (FF 1419).

Le parole di Francesco ci aiutano a capire il suo gesto: per lui, questa spogliazione è il passaggio dal padre terreno (del quale è ripetuto due volte il nome, Pietro di Bernardone) all’altro Padre, quello che sta nei cieli. La vita di un uomo cambia quando egli scopre questa nuova relazione con Dio, che non è più padrone, ma padre. È come una nuova nascita: e come ogni neonato, Francesco nasce nudo alla sua nuova vita.

È anche necessario un distacco dai vecchi legami, perché “se uno ama il padre o la madre più di me, non è degno di me” (Mt 10, 37). E tutte le relazioni acquisteranno un senso nuovo, trasformate e riscoperte ad un livello diverso, più libero e profondo. 

 

Cosa vuol dire per te che Dio è padre?

 

Fra Cesare Vaiani

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