“PARLA SIGNORE…”

Gli Esercizi Spirituali sono stati un tempo forte di dialogo con il Signore nella sua Parola. Questa è la premessa fondamentale per spiegare quello che abbiamo vissuto: un incontro.

Gli Esercizi Spirituali rispecchiano la propensione di San Francesco, che era solito cercare momenti forti d’intimità con il Signore, nella solitudine abitata del silenzio e della preghiera.

Noi postulanti, abbiamo vissuto gli esercizi nel Convento di S. Pancrazio (Barbarano Mossano) dal 6 al 12 di settembre. Tuttavia non eravamo presenti solo noi, nel gruppo c’erano infatti altre persone con percorsi vocazionali differenti: chi si prepara al matrimonio, chi approfondisce il proprio cammino di fede e chi ha già fatto una scelta di vita. Questa eterogeneità è stata un grande punto di forza perché ha mostrato concretamente che alla base dell’esistenza c’è il Signore.

 

Come dicevamo, quello che abbiamo vissuto è stato un incontro. In che modo si è svolto? Ma soprattutto, cosa vuol dire?

Se vogliamo sintetizzarlo in due parole possiamo dire: silenzio e preghiera. Due parole che, nell’immaginario comune, trasmettono una noia mortale ma che, vissute con fede (anche poca) sono una grazia!

Il silenzio che abbiamo vissuto durante questa settimana, non è stato solo “assenza di chiacchiere”, ma una condizione della nostra interiorità dove la Parola del Signore ha risuonato nella vita e ha permesso di ascoltare anche gli scricchiolii più leggeri della nostra profondità.

La preghiera è il cardine di tutta la settimana. Ogni giorno abbiamo vissuto quattro tempi di preghiera, introdotti da due catechesi dove la Parola ci è stata “spezzata”, ossia spiegata alla luce di un’esperienza di vita concreta. Il bello e la sfida è stato cogliere il “filo rosso” che unisce i singoli momenti di preghiera e permette di riconoscere che il Signore realmente ci parla con la sua Parola e concretamente vuole essere presente nella vita di ciascuno di noi.

Nella nostra esperienza il silenzio e la preghiera sono stati aiutati da due Guide, un sacerdote gesuita e una teologa, che sono state fondamentali perché, attraverso uno sguardo esterno e oggettivo, ci hanno permesso di focalizzarci sui movimenti intimi che sono sorti nel nostro stare con il Signore.

Questa settimana è stata un tempo privilegiato di grazia per metterci in gioco con sincerità, consegnare al Signore il cammino di questo primo anno di postulato e rigettare con Lui le nostre reti sulla sua Parola per i prossimi passi che ci attendono.

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