Orientarsi in fraternità

Mi sono avvicinato alla proposta di vivere qualche giorno in convento a San Pancrazio con i frati a partire da un senso pervasivo di aridità, di insufficienza che va acuendosi in certi periodi, da un desiderio inappagato di pienezza, da un fascino per quella intimità con Dio e quella libertà di spogliarsi di tutto e soprattutto di spogliarsi del “vivere per se stesso” che caratterizzano l’esperienza di San Francesco.

Così ho deciso, ho sentito il bisogno e la responsabilità, di accogliere l’opportunità di vivere due giorni dai frati, per avvicinarmi all’esperienza francescana e per chiedere a Dio luce per i passi concreti da compiere in questo tempo della mia vita. Portavo nel cuore l’esigenza di fare un passo di vita, ma tanta paura e incertezza: curiosità di conoscere una ragazza, desiderio di seguire Dio più da vicino…

 

Questi giorni mi hanno offerto l’opportunità di partire dai contenuti specifici che sono emersi dal mio personale rapporto con la Parola e di poterli approfondire in un confronto personale con i frati della fraternità. Ho potuto sostare sulle questioni che mi abitano e che vivo anche con angoscia, approfondirle, ricevere qualche luce nel dialogo per guardarle da una prospettiva più ampia; dare nome ad alcuni dei desideri, paure e angosce che si muovono nel mio cuore e confrontarmi con due fratelli che hanno giocato la propria vita nella relazione col Signore e che hanno messo la loro sapienza al mio servizio: in sintesi, è stata un’opportunità per fare qualche passo dentro me stesso davanti e insieme a Gesù.

Matteo

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